Tra gli episodi strani narrati nella Bibbia, pochi sfiorano l’apice della stranezza come la maledizione ad un povero ed inerme albero di fichi. L’episodio è noto come “la maledizione del fico” ed è narrato nel Vangelo secondo Marco.
“La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono.” (Marco 11,12-14)
Se vi siete appena meravigliati, convinti di non aver davvero letto, un episodio così singolare, dovreste ricredervi.
Gesù come narrato nel Vangelo, aveva fame ma il fico non aveva frutta e ci rimase talmente male da maledirlo ed ucciderlo. Eppure nelle sacre scritture è proprio scritto chiaramente, che i fichi non erano di stagione. Quindi l’albero obbediva solo alle regole della natura e Gesù in balìa di un capriccio molto insolito, lo uccise poiché colpevole di non essere in grado di piegare tali regole.
La cosa che stupisce però, in tutto ciò è probabilmente che, Gesù aveva già compiuto diversi miracoli tra cui come sappiamo ripristinare la vista ai ciechi, la parola ai muti, resuscitare i morti e camminare sull’acqua. Perché non far germogliare dei fichi ad un albero spoglio?