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Corno Portafortuna: Storia del simbolo scaramantico napoletano

Il corno portafortuna, conosciuto anche come cornicello (napoletano curniciello), è un amuleto tradizionale di colore rosso diffuso soprattutto nel mezzogiorno d’Italia.

Il corno è un simbolo apotropaico, ovvero allontanante, inteso come oggetto in grado di scacciare le influenze negative.

“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.” (Eduardo De Filippo)

Il simbolo del corno è ritenuto di buon auspicio fin dall’antichità per la sua forma fallica che lo rende un emblema di fertilità, virilità e forza fisica. Quest’ultimo significato è legato anche all’uso offensivo delle corna negli animali.

Le antiche credenze sul corno portafortuna

Nella città di Napoli il corno rappresenta uno dei simboli più importanti della cultura popolare. Affinché il corno porti veramente fortuna, ci sono alcune caratteristiche che deve rispettare.

Prima tra tutte deve essere “tuosto, vacante, stuorto e cu’ ‘a ponta“. Deve essere rigorosamente fatto a mano, questo perché l’artigiano riesca a tramandare le sue influenze positive nell’oggetto.

E ultima cosa, più importante, il cornicello deve essere stato ricevuto in dono. Per riceverne gli effetti benefici quindi, l’oggetto scaramantico non va mai comprato. Solo così potrà avere i suoi effetti benefici.

La storia del corno portafortuna affonda le radici nell’antichità.

La sua simbologia è diffusa in tutte le civiltà e culture. Deriva da un simbolo fallico, più precisamente, la forma del corno napoletano rappresenta il fallo di Priapo, il dio della prosperità, anticamente considerato simbolo di fortuna e fertilità.

 

Tintinnabula risalente al I secolo a.C.

Esso deriva da un usanza ancora più antica, risalente al tempo dei romani, chiamata tintinnabulum.

Nell’antica Roma il tintinnabulum era un sonaglio azionato dal vento e composto da più campanelle legate ad un’unica struttura. I tintinnabula erano appesi sull’uscio delle abitazioni e davanti ai negozi assieme ad una lampada. Si pensa che sia la figura fallica che il suono provocato dal vento fossero considerati come elementi apotropaici.

Per esempio, vari simboli di questo tipo, sono stati rivenuti sia negli Scavi di Pompei che di Ercolano. Molti tintinnaculum sono stati trovati a Pompei, e si trovano nel Gabinetto Segreto una sezione del museo archeologico nazionale di Napoli che vede esposti reperti con natura unicamente a sfondo erotico e sessuale. Nel medioevo, poi, il corno assume proprietà magiche, diventando ufficialmente amuleto capace di dell’influenza maligna, il talismano doveva essere rosso e fatto artigianalmente.

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